di Gianni Lannes
I bonificatori della Natura a Pesaro hanno inquinato per mezzo secolo il territorio, pretendono di speculare ancora, come se nulla fosse e seguitano a mentire spudoratamente. Sia chiaro: il profitto economico non può passare sopra a tutto e tutti per sempre, in uno Stato di diritto come sotto regime.
Il 13 novembre scorso, unitamente all’avvocata Rosalia Cipolletta, ho informato personalmente il prefetto della gravissima situazione ambientale inerente il sito della Fox Petroli e della movimentazione in loco.
Perchè i padroni di questo sito industriale non hanno presentato il loro progetto alla cittadinanza, a porte aperte e non chiuse, con un contraddittorio pubblico? Cosa hanno da nascondere?
Di recente che tipo di lavoro sporco è stato commissionato alla Spurgo Servizi Ambiente srl con sede a Mafalda in Molise?

I Berloni che minacciano sfracelli contro chi osa dire la verità, devono essere citati in giudizio per almeno 2 miliardi di euro, mediante una class action, e risarcire economicamente la città di Pesaro. Le intimidazioni di qualsiasi genere vanno rispedite al mittente. Il via libera progettuale del governino Meloni non basta a cancellare il diritto universale e costituzionale a un ambiente non inquinato.

Riferimenti documentati:
https://sulatesta.blog/?s=fox+petroli
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