
(Pesaro: 15 ottobre 2025 – Fox Petroli)
di Gianni Lannes
Acqua potabile? A Pesaro: idrocarburi nei rubinetti. Per caso sono targati Fox Petroli? Oppure, all’insaputa di tutti, nella città di Rossini sono stati scoperti incredibili giacimenti di oro nero che inquinano le falde idriche nel sottouolo?
Risultano inattivati (da Marche Multiservizi?) ben 6 pozzi su 7 a valle della Fox Petroli, nonostante la grave carenza idrica. Pancia all’aria: un bel giorno dell’anno 2021, nel lago del parco urbano di Miralfiore sono improvvisamente morte all’istante tutte le carpe presenti. Cosa ha provocato questi fulminanti decessi di fauna ittica tutti in un solo colpo? Ad un soffio da questo pericoloso insediamento (in via San Marino) c’è un asilo. Qualche adulto se lo ricorda? C’è un limite umano al peggio e all’arroganza di chi ha accumulato tanti quattrini.

Controlli su un sito industriale nella città, trasformato sotto gli occhi distratti delle locali autorità in discarica a cielo aperto e veleni nel sottosuolo dove ad appena 4 metri di profondità scorre la falda idrica? Non è dato sapere. L’Arpam fa melina (per conto di chi?): pur richiesti a più riprese, non fornisce i relativi dati pubblici, in palese violazione della Convenzione di Aarhus (ratitificata dallo Stato italiano nel 2001 con la legge 16 marzo numero 108) e del principio di trasparenza amministrativa (sancito dal decreto legislativo numero 33 del 2013) e l’Amministrazione comunale tace, mentre le ignare persone si ammalano.
I Berloni stanziati all’estero, pur di non bonificare hanno inventato dal nulla uno sgangherato progetto per una centrale di liquefazione del Gnl, incredibilmente approvato dal ministero dell’Ambiente. Insomma, nulla di nuovo nel Belpaese: fare incetta di denaro pubblico per una speculazione, pur di non sanare le ferite inferte ad un intero territorio, martoriato dall’inquinamento a partire dal 1954. E chi osa denunciare la gravissima situazione ambientale, viene pure citato in tribunale dai “bonificatori della Natura”, addirittura a risarcire due milioni di euro, come nel caso di Lisetta Sperindei e Roberto Malini. Ci fanno o ci sono? Ma i Berloni chi pensano di intimidire con una lite temeraria?
In loco chi gestisce la cupola affaristica sulla pelle della distratta popolazione? Nella capitale italiana della cultura per l’anno 2024 regna una cappa di omertà invisibile ma ben palpabile. Se vige la democrazia quando è prevista l’affermazione dello Stato di diritto? Visto e considerato che è stata conferita la cittadinanza onoraria al cancelliere Schroder, c’è un giudice almeno a Berlino?
Riferimenti:
https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2001-03-16;108!vig=


https://sulatesta.blog/?s=fox+petroli
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