
foto Gianni Lannes (Pesaro: Fox Petroli – 15 ottobre 2025)

di Gianni Lannes
Pesaro dorme anche in pieno giorno? Attenzione: i ladri di salute rubano la vita.


Forse non bastavano le armi chimiche (arsenico ed iprite) affondate dai nazi-tedeschi nell’estate del 1944 dinanzi al litorale e ancora giacenti su un basso fondale, nonché numerosi ordigni radioattivi della Nato (avanzati dai bombardamenti in Jugoslavia) poi scaricati dai velivoli Nato nel 1999, al largo della capitale italiana della cultura per l’anno 2024, come attestano i rapporti dell’Alleanza atlantica.

In loco qual è attualmente il livello di inquinamento globale nel territorio compresa la città?

A valle della Fox Petroli, ben sei pozzi pubblici (Marche Multiservizi) con acqua destinata al consumo umano sono stati disattivati nonostante la carenza idrica. Perché?

Le carte regionali attestano che sotto il deposito combustibili nella falda ad appena 4 metri di profondità alberga tutta la famiglia degli idrocarburi e dei metalli pesanti. Zucchero filato o una pericolosa discarica a cielo aperto che le autorità fingono di non vedere?



In ogni caso. Mercoledi 15 ottobre 2025: nel pomeriggio una gita sulle rive del fiume Foglia – ridotto palesemente a cloaca – mostra una movimentazione di big bag e autocisterne. Se non c’era carburante trasportato in tali autoveicoli pesanti cosa hanno caricato e con quale destinazione?


I fanghi industriali (classificati scorie pericolose) prodotti dalle attività ultradecennali dei Berloni dove sono allocati, vale a dire che smaltimento legale è in atto? Quali sono le conseguenze per la salute umana e in cosa consistono – concretamente – le iniziative di salvaguardia ambientale della Regione Marche, dell’Arpam e dell’Ast? Perché Marche Multiservizi non rileva o parametra nell’acqua di rubinetto gli inquinanti Pfas e Trizio pur essendo un obbligo normativo stabilito dal decreto legislativo 19 giugno 2025, numero 102? Che tipo di uranio (U234, U235, U238) è stato campionato nelle acque definite “potabili”?

Allora chi controlla i controllori? Se vale ancora il paradigma giuridico “chi inquina paga”, a quando il sequestro dell’impianto e la messa in sicurezza a carico della Fox Petroli? Ma il principio di precauzione sancito dalla Convenzione di Aarhus è carta straccia? In loco avverrà mai una sacrosanta mobilitazione popolare per pretendere una bonifica generale e la salubrità ambientale?
Post scriptum
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Il Decreto Legislativo 102/2025 modifica e integra il precedente decreto legislativo 18/2023, recependo la direttiva europea (UE) 2020/2184, che regolamenta la qualità delle acque destinate al consumo umano. Il provvedimento estende e inasprisce i requisiti di sicurezza e qualità dell’acqua potabile.
Riferimenti:
Gianni Lannes, Bombe a…mare, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.


https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2025/07/04/25G00106/SG
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32020L2184
https://www.gruppomarchemultiservizi.it/servizi/acqua/qualita-dell-acqua
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