di Gianni Lannes

Il clima è un’arma insospettabile. La sua conquista è prevista dall’US Air Force nel 2025, come da programma stabilito a Washington nell’anno 1996. Allora, ci siamo: è scattata la fatidica ora X. La situazione infatti è innaturale. Caldo e freddo a piacimento per mano dell’uomo in divisa comandato da quello in doppiopetto. Basta osservare il cielo per rendersi conto che il fenomeno più evidente in Europa è sotto gli occhi di tutti, almeno dall’anno 2002.
Nel Parlamento europeo a Bruxelles adesso è saltata all’improvviso l’aria condizionata: colpa dell’ondata di calore che travolge il vecchio continente, ma che non è certo un caso o un’anomalia. Lo attesta l’allarme lanciato dall’Onu sui costi globali dei disastri prodotti dal mutamento climatico indotto artificialmente, più che raddoppiati dal 2000 a oggi e quantificati in oltre 200 miliardi di dollari l’anno.
Non è tutto. Il caldo assottiglia concentrazione e capacità di apprendimento, ma al contempo aumenta aggressività e violenza. Incendi e alluvioni arrecano – a chi sopravvive al peggio – disturbi psicosomatici che si ripercuotono sulla vita familiare e sociale.
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