di Gianni Lannes
Lo Stato tricolore ormai militarizzato in un’economia di guerra. Dopo l’incontro il 12 giugno 2025 con il segretario generale della Nato Mark Rutte, l’esecutivo meloniano (in particolare i referenti ministeriali al rispettivo ramo: Crosetto, Tajani e Meloni) si accinge a triplicare le spese militari fino a 145 miliardi annui entro il 2035. Si tratta di un aumento ingiustificato di 100 miliardi in più rispetto ai circa 40 stanziati quest’anno. La decisione di innalzare vertiginosamente le spese militari italiane dall’attuale 1,5 per cento al 5 per cento del prodotto interno lordo sarà sottoscritta il 23 e 24 giugno prossimo ad un summit dell’Alleanza atlantica che si svolgerà all’Aja. Ciò vuol dire per il Belpaese, aumentare ancora le tasse e mettere definitivamente in ginocchio lo Stato sociale, già martirizzato con tagli alla sanità e all’istruzione pubblica, alla protezione dell’ambiente e alla ricerca scientifica.
Riferimenti:
Gianni Lannes 
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