
di Gianni Lannes
Italia: anno 2025: licenza di uccidere e repressione del dissenso critico in perfetto stile fascista e nazista. D’ora in poi potranno sparare e uccidere impunemente anche in spiaggia e zone dunali, con rischi enormi per gli incauti umani che prendono la tintarella in riva al mare. Si potrà ammazzare anche di notte e perfino sulle aree innevate. Un Ddl del Governino Meloni fa tabula rasa delle leggi che regolano le attività faunistiche e venatorie in Italia. La gestione passa nelle mani dei cacciatori: la promessa elettorale è servita. Insomma, un salto nel passato di almeno mezzo secolo. In tal modo si potrà sparare nelle aree protette (sulla carta) e demaniali, anche di notte e in qualsiasi stagione dell’anno, anche a febbraio nel periodo della migrazione e nidificazione. Inoltre, aumentano le specie di esseri viventi (“animali”) da uccidere per svago. Multe di 900 euro a chi osa protestare contro tali uccisioni. Il pomposo cerimoniere di questa carneficina annunciata è il ministro pro tempore dell’Agricoltura, tale Lollobrigida (cognato della Meloni).
In pratica il nuovo testo s-governativo regala ai massacratori muniti di regolamentare doppietta la gestione della fauna italiana, nonostante questa sia per legge un “patrimonio indisponibile dello Stato”. Anche le guardie giurate di banche e supermercati potranno abbattere animali a proprio piacimento e diletto.
Alla prova dei fatti l’Italietta meloniana nell’Europa subordinata a Washington e Tel Aviv, è uno dei Paesi maggiormente impegnati a contrastare qualsiasi normativa di tutela ambientale e di conservazione della Natura. Anche nel Belpaese, colonia a stelle e strisce, dilaga il modello Trump di stupro ambientale.
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