
SE ESSERE ITALIANI…
di Gianni Lannes
Se essere italiani significa far finta che da noi la democrazia sia viva e vegeta, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa omettere che la Costituzione repubblicana ed antifascista sia stata congelata dal Trattato di Lisbona, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa ignorare le clausole segrete dell’armistizio di Cassibile (3 settembre 1943), lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa tacere sui crimini mondiali del padrone USA, (sedicente alleato), lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa essere militaristi, filosionisti ed angloamericani, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa digerire l’affermazione che la guerra ambientale è un’invenzione complottista, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa non vedere coi propri occhi che nei cieli del Belpaese ogni giorno va in onda l’aerosolterapia bellica della Nato che ci avvelena, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa negare ai massimi livelli istituzionali che centinaia di bombe atomiche targate USA albergano nella nostra terra, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa far finta che le sperimentazioni militari sulle nostre vite siano una barzelletta, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa non sapere che lo Stivale è imbottito di basi militari straniere (USA-Nato) da cui partono le guerre, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa dimenticare che i partiti hanno occupato i gangli vitali dello Stato succhiando linfa vitale alla Nazione, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa solo farsi tassare fino al midollo ed essere subordinati al peggio e succubi del potere, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa solo accettare di essere trattati peggio degli analfabeti, quando si vota per mettere una croce su candidati imposti dal Potere, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa nascondere l’inesistenza di una classe dirigente all’altezza dei tempi, lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa giustificare i privilegi, le malversazioni ed il condizionamento sull’Italia dello Stato del Vaticano, già riciclatore di denaro mafioso ai tempi di monsignor Marcinkus (inclusa l’eliminazione di Papa Luciani), lascio questa italianità a Voi.
Se essere italiani significa tacere che il sistema in cui viviamo è basato sulla menzogna sistematica e sull’impunità ininterrotta dell’Autorità, lascio questa italianità a Voi.
L’Italia è alla deriva: milioni di leggi e nessun diritto. Fine della democrazia, sostituita dalla tecnocrazia.
La maggioranza silenziosa e passiva accetta di essere sfruttata da questo branco di politicanti d’accatto, malfattori telecomandati per conto terzi; la stessa che accetta di essere comandata, controllata, ispezionata e maltrattata. In fondo, l’oppressione cova dentro tanti.
Ma c’è ben altro che inquieta e disgusta, a parte il servilismo dilagante. In effetti, il sistema di potere vuole tutti vdocili e obbedienti, tutt’ al più consumatori voraci. Si pensa tanto al futuro che si dimentica di vivere il presente.
Calpestano quotidianamente i nostri diritti, quelli dei nostri figli e dei nostri genitori e familiari. Noi? Zitti e muti.
Siamo in uno Stato di Polizia, non più di diritto, dove la democrazia incompiuta viene demolita ogni giorno.
Il Popolo italiano è stato privato degli anticorpi culturali, vale a dire della capacità di reagire a questa deriva autoritaria. In politica, ormai, centro, destra e sinistra non esistono più.
Che fare? Provocare il risveglio delle coscienze. E’ l’ora di proteggere l’Italia da qualsiasi attacco esterno ed interno.
All’opera, uniti, partigiani e patrioti, per una nuova Costituente, senza distinzioni, senza divisioni.
La storia insegna: sono le minoranze attive quando doventano massa critica a dirigere gli eventi, insomma, a fare appunto la storia.
La lotta per restituire libertà e indipendenza al Nostro Paese è appena iniziata. Altrimenti sono parole, anzi, chiacchiere morte ed insepolte. Sta a noi andare fino in fondo e fare la differenza con la barbarie incombente.
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