
di Gianni Lannes
Dallo Stato di di diritto allo Stato di Polizia, dalla democrazia incompiuta alla tecnocrazia totalitaria. L’articolo 31 del nuovo ddl Sicurezza sponsorizzato dal Governo Meloni è pericoloso perché aumenta enormemente i poteri dei servizi segreti senza prevedere nessun controllo. Infatti, questo famigerato articoletto obbliga “le pubbliche amministrazioni e i soggetti che erogano servizi di pubblica utilità” alla collaborazione con i servizi segreti e consente alle agenzia di intelligence italiane – controllate dalla Cia e dal Mossad – (Dis, Aise e Aisi) di stipulare anche con le università e gli enti di ricerca “convenzioni” che prevedano l’accesso ai dati personali ancorché protetti da accordi di riservatezza. Insomma, questo tentativo dell’esecutivo meloniano apre alle schedature di massa e costituisce un attacco ai diritti fondamentali di cittadine e cittadini. Proprio l’articolo 31, nello specifico, permette agli 007 di spiare chiunque senza garanzie e senza fornire adeguati poteri di controllo al Copasir, ovvero al Parlamento. Ospedali, scuole e università, solo per citare un documentato esempio, saranno costretti a fornire ogni dato che venga richiesto dai servizi di sicurezza. Ma chi controllerà questi agenti segreti? Questa norma, infine, minaccia espressamente la libertà accademica, il pensiero critico e il diritto al dissenso nelle università italiane. Non è con l’obbedienza, mediante l’intimidazione e trasmite la repressione che si fa civiltà.
Riferimenti:
https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Ddliter/57875.htm#
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