LA CAPPELLA SISTINA DELLA PREISTORIA

foto Gianni Lannes (Val Camonica: anno 2005). di Gianni Lannes Un luogo senza tempo: un tesoro nascosto in Italia che dona emozioni primordiali. Vibrano sotto una luce radente: all’alba e al tramonto. I Camuni tramutarono in immagini giunte a noi, le rocce scolpite dal ghiaccio. Riti di fertilità, danze, scene di caccia e lavoro, ma…

foto Gianni Lannes (Val Camonica: anno 2005).

di Gianni Lannes

Un luogo senza tempo: un tesoro nascosto in Italia che dona emozioni primordiali. Vibrano sotto una luce radente: all’alba e al tramonto. I Camuni tramutarono in immagini giunte a noi, le rocce scolpite dal ghiaccio. Riti di fertilità, danze, scene di caccia e lavoro, ma anche spirali e labirinti ancora da decifrare. La terra dei disegni incisi nella roccia è la Val Camonica, istoriata in punta di pietra e di ferro. Si contano attualmente ben 300 mila disegni su 2 mila rocce, disseminate in 180 località di 30 comuni su 40. Dalla fine del Paleolitico all’arrivo dei romani. Il tesoro nascosto è incastonato sui massi lisciati dai ghiacciai dell’ultima glaciazione (30 mila anni fa): figure femminili, guerrieri, cacciatori, animali e palafitte.

Furono scoperti dal geografo Walther Laeng nel 1909 a Cemmo. Iniziarono così gli scavi interrotti da due guerre e nel 1979 arrivò il primo riconoscimento dell’Unesco all’Italia come patrimonio dell’umanità.

La Rosa Camuna (simbolo dal 1975 della Regione Lombardia) è uno dei segni ricorrenti: una croce ansata a quattro bracci scanditi da nove punti. Il suo significato è quello del viaggio del sole attraverso le quattro stagioni.

(Panorama, anno 2005)

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