
(Pesaro: 8 ottobre 2025: spiaggiamenti… – foto Gianni Lannes)
di Gianni Lannes
Suicidi di massa? Pesci, tartarughe e delfini, quando non triturati dalle eliche dei motoscafisti occasionali o professionali, vengono soffocati dalla plastica ingerita scambiata per cibo; infine si spiaggiano e muoiono spesso avvelenati dai rifiuti. A Pesaro con evidente sprezzo del ridicolo, l’Arpam sostiene che l’inquinamento è nei limiti di legge. e così in gran parte d’Italia, isole incluse. Insomma, nel Belpaese fanno tutti finta di niente e tanti si girano dall’altra parte per non vedere.

Anche nelle aree protette – sulla carta – non solo una miriade di reti e reste a perdere che hanno effetti tremendi su fauna, flora e intero habitat marino.
Le praterie di Posidonia, almeno quelle sopravvissute alla rapina quotidiana del mare vengono danneggiate per effetto fisico dell’ombreggiamento e dell’abrasione meccanica del fondale che uccide e strappa le piante; molte specie vengono soffocate a causa dell’eccessivo accumulo di plastiche e microplastiche. Dove c’è una rete fantasma ci sono conseguenze negative per l’ossigenazione dell’acqua.
A fronte di un inquinamento ormai pervasivo, le autorità con eccelso sprezzo del ridicolo, negano ancora l’evidenza. Il mare intorno a noi non è una discarica, ma la prima fonte di vita, da tutelare e salvaguardare.

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