di Gianni Lannes

L’Italia in barba al Trattato internazionale di non proliferazione nucleare (Tnp) ospita un arsenale nucleare statunitense, recentemente ammodernato e imbottito con le micidiali bombe d’aereo B61/12 a potenza variabile, fino a 70 kilotoni cadauna, in grado di annientare tutto il Belpaese in un lampo. Ad Aviano e Ghedi, in palese violazione dell’articolo 11 della Costituzione repubblicana italiana, nonché della legge italiana 131 del 1975 (in vigore almeno sulla carta) questi ordigni abbondano esponendo al pericolo l’ignara popolazione italiana.

In questo caso, alla chetichella e senza i soliti proclami televisivi in modalità di regime, la conferma ufficiale è stata offerta da Isabella Rauti in veste di sottosegretario alla Difesa. In altri termini, il governo Meloni avalla il peggio e trasforma l’Italia (dotata di costosissimi cacciabombardieri a capacità nucleare F-35) in un avamposto e al contempo obiettivo bellico nel Mediterraneo. Come mai tale pericolosa situazione è ignorata dal dibattito pubblico ad ogni livello, ma soprattutto dal consesso politico e dai mass media?

Riferimenti:
Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice, 2014.
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1975/04/30/075U0131/sg
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