Sul territorio comunale di Firenze, a Rovezzano, si trova la caserma «A. Predieri» dell’Esercito italiano. La gestione del demanio militare non prevede un ruolo diretto degli enti territoriali.
I Paesi della Nato hanno approvato, nell’ottobre del 2019, in sede di North atlantic council, su proposta del Ministero della difesa italiano, la costituzione del Multi-national division south (MNDS) Headquarters, quale comando da inserire nella Nato force structure.
La costituzione della HQ MND-S implica la partecipazione/stanziamento di personale militare di altri Paesi dell’Alleanza Atlantica all’interno della caserma «Predieri», che al fine di rendere massima la capacità di interoperabilità tra l’Esercito italiano e le forze Nato, in materia di difesa collettiva, gestione delle crisi e sicurezza operativa.
Già dal 2023 una significativa parte della comunità civile fiorentina raccolta nella Rete democratica fiorentina ha manifestato la propria opposizione motivata a questo mascherato progetto bellico.
Lo scorso 25 marzo 2024 il consiglio di quartiere 2 della città di Firenze ha approvato all’unanimità una mozione contraria alla realizzazione del progetto (DELIBERAZIONE N. 20010/2024 Oggetto: Mozione «No alla costituzione del Multi-National division south (MND-S) headquarter della (Nato a Rovezzano»).
In data 23 giugno 2025 è apparsa sul quotidiano La Nazione la notizia che dal prossimo 1° luglio la Divisione Vittorio Veneto della caserma Predieri di Firenze guiderà «la componente terrestre della forza multinazionale della Nato (Allied reaction force) [e che] con il nuovo incarico inerente la pianificazione dell’attività in caso di necessità la “Vittorio Veneto” avrà alle dipendenze diverse Unità, sia nazionali che dei Paesi membri dell’Alleanza».
Come sostenuto dalla Rete democratica fiorentina «Questa riqualificazione della caserma Predieri, in un contesto geopolitico estremamente pericoloso e dove la Nato è impegnata in molteplici contesti bellici, ci preoccupa molto. Evidentemente, qualora una di queste situazioni degenerasse, il futuro MND-S della Nato avrebbe un’importanza tattico-strategica enorme, portandolo ad essere uno dei principali obiettivi militari di un conflitto che veda il coinvolgimento della Nato […] Rifiutiamo la logica politica che porta a continui investimenti in ampliamenti delle basi militari Nato, soprattutto perché non si vedono lo stesso impegno politico ed economico a politiche di reale costruzione di Pace».
L’installazione di un comando militare con tali responsabilità di coordinamento operativo in una città turistica come Firenze, che registra la presenza di migliaia di stranieri ogni giorno, risulta più soggetto a forme di spionaggio che risulterebbero evidentemente complesse in territori più isolati.
Un comando del genere, sul piede di guerra, può costituire un pericolo e, tenuto conto dei rischi cibernetici, comportare una potenziale limitazione di libertà per la città di Firenze e per i suoi tanti ignari abitanti.
A conti fatti, l’Italia ormai priva di sovranità e indipendenza, in violazione palese dell’articolo 11 della Costituzione, è stata trasformata in un avamposto di guerra.
Riferimenti:
Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.
Lascia un commento