
Attraverso la luce scriviamo su una pagina bianca. Credo nel potere della letteratura che fin da ragazzo mi ha appassionato; essa ci elargisce storie per narrare chi siamo e le parole per raccontarle. La letteratura rende il mondo abitabile, anche se la predazione caratterizza il nostro rapporto con la Natura almeno dal XVI secolo. Gli odierni imperi industriali sono imperniati sulla colonizzazione e, appunto, sulla predazione di risorse naturali da cui trarre profitto fino alla fine del mondo. La letteratura rende il mondo umano, conferisce un nome alle cose e infonde loro un significato. L’intelligenza artificiale per quanto pervasiva non potrà mai assemblare le rappresentazioni umane, comprese quelle di domani, cioé del futuro. L’umanità avrà sempre bisogno del lavoro solitario e silenzioso che passa attraverso l’interiorizzazione del linguaggio; essa avviene solo nella letteratura, poiché scriviamo solo su una pagina bianca.
La letteratura ha un profondo legame con la morte, con l’assenza, con la scomparsa, con la catastrofe. Scriviamo solo di chi non c’è, altrimenti lo accoglieremo tra le braccia. Solo la letteratura apre un dialogo, crea un senso, intesse memoria ed erige un ponte con ciò che ci precede e ci segue.
Gianni Lannes
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