di Gianni Lannes
Cosa bolle nel Belpaese usato per qualsiasi tipologia di traffico criminale, incluse le operazioni fuorilegge di Mossad e CIA? Dopo due anni i ciarlieri Giorgia Meloni e Antonio Tajani serbano il segreto. Perché? Cosa nascondono questi apicali politicanti? Il 28 maggio 2023 su quel ramo del Lago Maggiore non c’era una festa in acqua. Il bilancio è stato di quattro morti: 2 agenti segreti italiani dell’Aise (Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi) e un agente del Mossad (Erez Shimoni), ricordato in Israele con i massimi onori. Non era una gita tra amici, bensì un’operazione segreta finita male. Al Copasir non fiatano, coma da copione, ma ormai è palese che la morte dei due agenti Claudio Alonzi e Cristiana Barnobi, annegati nel Lago Maggiore a causa, ufficialmente di un’improvvisa tromba d’aria che ha affondato l’imbarcazione Gooduria, su cui i due si trovavano insieme ad altri numerosi agenti dei servizi segreti italiani (otto) e israeliani (tredici), non è avvenuta durante una gita di piacere, ma “nel corso dello svolgimento di una delicata attività operativa con Servizi Collegati Esteri”. A svelarlo, le diciture apposte nelle loro biografie nella “parete della memoria” creata nella sede del Dis: insieme ai loro nomi compaiono anche quelli di Vincenzo Li Causi, Nicola Calipari, Lorenzo D’Auria e Pietro Antonio Colazzo.
La loro tragica fine è davvero riconducibile a una fatalità oppure ad altro? Quello che sappiamo con certezza è che sulla vicenda è in corso un’indagine della magistratura e che nel registro degli indagati è finito Claudio Carminati, lo skipper dell’imbarcazione: una delle quattro vittime del presunto incidente è sua moglie Anya Bozhkova.
Lunedi 5 giugno 2023 due deputati hanno indirizzato all’attuale inquilina di Palazzo Chigi (appunto Giorgia Meloni) e al ministro pro tempore degli esteri tale Tajani Antonio, l’interrogazione parlamentare numero 4/01109. Un anno più tardi, lunedi 3 aprile 2024 gli stessi onorevoli hanno inoltrato alla Meloni e a Tajani l’interrogazione a risposta scritta, numero 4/02587. A tutt’oggi, due anni dopo, la “capa” del governo e il titolare della Farnesina, tacciono, pur essendo loquaci tuttologi. Perché Meloni e Tajani alla prova dei fatti risultano ammutoliti? Perché i servizi di intelligence israeliani godono impunemente in Italia di qualsiasi licenza, compresa quella di assassinare e compiere attentati, almeno dal 1948, quando nel porto di Bari fecero esplodere nottetempo il motoveliero Lino? Qualche altro esempio documentato: il 23 novembre 1973 a rimetterci la vita il 23 novembre 1973, ben quattro militari italiani a bordo del velivolo denominato in gergo Argo 16. Nel novero c’è anche il rapimento a Roma, col beneplacito del Sismi, del tecnico israeliano Mordechai Vanunu, che aveva rivelato al mondo il segreto dell’arsenale nucleare di Tel Aviv. E poi, ancora, tutti gli attentati stragistici con uso di manovalanza neofascista, fino a Bologna il 2 agosto 1980. Chi ha pagato Giusva Fioravanti (9 ergastoli e 93 omicidi, ma libero in Italia) e i relativi camerati? Soltanto Licio Gelli, ma per conto di chi? La cosiddetta “strategia della tensione” era soltanto un’operazione targata Central Intelligence Agency? Chi ha telecomandato e foraggiato – dall’estero – nel Belpaese tutta l’eversione di destra e sinistra? Tutte le loro attività criminali rientrano nel Memorandum berlusconiano del 2003, che l’8 giugno prossimo sarà tacitamente rinnovato per altri cinque anni?
La ricostruzione ufficiosa parlava di una festa di compleanno a bordo della barca, una gita tra vecchi amici ed ex colleghi finita in tragedia. Tuttavia, man mano che emergevano nuove informazioni (soprattutto il lavoro svolto dalle vittime e dagli altri presenti), il dubbio che si trattasse di una copertura prendeva corpo. In molti si sono chiesti, ad esempio, perché la presunta gita non sia stata annullata vista l’allerta meteo. Ad aumentare i sospetti anche una serie di interrogativi riguardo l’imbarcazione che si è inabissata a 16 metri di profondità: sulla Gooduria erano state apportate modifiche non comunicate al Registro navale italiano, modifiche che ne avrebbero modificato la stabilità; le persone a bordo erano più di quelle consentite dalla capienza massima dello scafo e la navetta olandese, costruita nel 1982 non era registrata in Italia ma in Slovenia. Un fatto singolare, che inizialmente era stato ricondotto a ragioni fiscali. Le cinque righe che ricordano le circostanze in cui sono morti Claudio Alonzi e Cristiana Barnobi confermano, almeno in parte, i tanti dubbi sulle ricostruzioni inverosimili propinate dalle autorità tricolore.
Chi erano i due 007 italiani morti sul Lago Maggiore?Barnobi, ex concorrente di miss Italia, era entrata all’Aise nel 2016: impiegata in “missioni di ricerca informativa”. Anche Alonzi, maresciallo dei carabinieri distaccato nel Sismi, inseguito all’Aise, veniva impiegato in delicate missioni di ricerca. Perché, soltanto in seguito, i servizi di sicurezza tricolore hanno voluto confermare che quella sul lago non era una rimpatriata tra colleghi? Per quale ragione tutti gli altri agenti del Mossad sono stati rimpatriati in tutte fretta nella terra promessa? Come mai i mass media (Bbc, Cnn, Jerusalem Post, The Times of Israel, The Guardian, Reuters, The Telegraph, Haaretz) a livello internazionale hanno dedicato insolitamente spazio alla semplice notizia di un naufragio? Infine: perché Google, il 12 marzo 2025 ha oscurato senza una spiegazione o una motivazione manifesta, il blog SU LA TESTA! dopo 13 anni di inchieste giornalistiche, una delle quali dedicata proprio nel 2023 a questo strano “incidente”?
In democrazia, in uno Stato di diritto le domande dei giornalisti sono fondamentali, mentre le mancate risposte delle massime autorità politiche che tentano di instaurare un regime antidemocratico, a dir poco inquietanti.
Riferimenti:
https://web.archive.org/web/20230602063852/https://www.jpost.com/breaking-news/article-744481
https://www.bbc.com/news/world-europe-65750743
https://www.jpost.com/israel-news/article-744785
https://edition.cnn.com/2023/05/31/europe/italy-boat-capsize-lake-maggiore-intl/index.html
https://www.pellegrinieditore.it/israele-olocausto-finale
Gianni Lannes 
Lascia un commento