LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO!

LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO! di Gianni Lannes La Brigata Maiella: combattenti non solo per la liberazione dal nazifascismo e per la libertà, ma anche per la giustizia sociale e la pace. Ammirati dagli inglesi, odiati dai fascisti e temuti dai tedeschi. Non giurarono ai Savoia ma solo all’Italia. Il più giovane di loro, Ennio Pantaleo, aveva…

LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO!

di Gianni Lannes

La Brigata Maiella: combattenti non solo per la liberazione dal nazifascismo e per la libertà, ma anche per la giustizia sociale e la pace. Ammirati dagli inglesi, odiati dai fascisti e temuti dai tedeschi. Non giurarono ai Savoia ma solo all’Italia. Il più giovane di loro, Ennio Pantaleo, aveva appena 14 anni. Il reale contributo militare dei partigiani italiani alla guerra di Liberazione è stato fondamentale, seppure messo in ombra fino ai giorni nostri.

Dall’Abruzzo all’Emilia Romagna. Il contributo fondamentale per la liberazione di Pesaro nella notte tra l’1 e il settembre 1944, si deve a quel pugno di uomini partiti da Casoli sotto il comando di Ettore e Domenico Troilo.

Il 31 agosto 1944 accanto al 12° Reggimento polacco Ulani di Podole c’erano i giovani partigiani della Maiella. Il plotone Sant’Angelo raggiunse i giardini di Pesaro, dopo aver conquistato l’Ardizio. Il sottotenente Luciano La Marca, che comandava questa unità, venne colpito al petto e alla gola da una raffica di mitra. In un altro scontro contro i paracadutisti tedeschi, perdevano la vita Giusto Lalia e Francesco Di Lullo. Tre partigiani uccisi nella zona tra la stazione ferroviaria e il consorzio agrario.

Una guerra quella partigiana, difficilissima spesso, quasi sempre condotta con scarsità di mezzi e di esperienza, che ha posto le basi della Repubblica italiana. Averla comunque combattuta, e alla fine vinta, non è stata cosa da poco, grazie anche all’apporto delle donne. Oggi non possiamo permettere che la memoria dell’orrore che fu il fascismo venga ridotta dai governanti meloniani ad un mero problema di ordine pubblico, da trattare con superficialità, o peggio, da ignorare. Viva il 25 aprile. Resistenza: ora e sempre.

Lascia un commento