
di Gianni Lannes
L’Italia non ha mai ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sul traffico di organi umani, aperta alla firma il 25 marzo 2015, in buona compagnia di USA, Vaticano e così via. Perchè? Eppure anche in Italia, come attestano i dati ufficiali del Viminale a partire dal 1974, ogni anno anno svaniscono nel nulla migliaia tra neonati, bambini e adolescenti; nonostante le denunce, tanti pargoli e fanciulli non sono mai stati ritrovati. Il Belpaese è almeno dal 1992, un crocevia internazionale per traffici criminali di carne umana.
Non è tutto. L’articolo 17 comma 1 della legge 3 agosto 269 dell’anno 1998, stabilisce che “Il presidente del Consiglio dei ministri presenta ogni anno al parlamento una relazione sull’attività svolta”, o più precisamente: una “relazione al Parlamento sull’attività di coordinamento in tema di prostituzione, pornografia, turismo sessuale in danno di minori quali nuove forme di schiavitù”. Giorgia Meloni occupa la carica governativa di primo ministro dal 22 ottobre 2022: il suo è il 68° esecutivo della Repubblica italiana, il primo della XIX legislatura. E non vi è traccia, a tutt’oggi, di questo importante compito. Come mai? Troppo indaffarata a ordinare di spiare i giornalisti indipendenti? Insomma, dov’è la relazione in materia della Meloni inerente l’anno 2024 e quella dell’anno precedente? Iter in corso dopo 9 anni: l’interrogazione parlamentare numero 4/05225 datata 4 febbraio 2016, non ha avuto ancora risposta dal governo italiano. Perché?
Riferimenti:
https://www.coe.int/en/web/trafficking-human-organs/the-convention
https://www.pas.va/en/events/2017/organ_trafficking/final_statement/final_statement_it.html
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/05225&ramo=S&leg=17
https://bioetica.governo.it/it/documenti/pareri/traffico-illegale-di-organi-umani-tra-viventi/
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