L’AQUILA TREMA

L’AQUILA: STUDENTI NEI CONTAINER! di Gianni Lannes Dopo 16 anni dal terremoto del 6 aprile 2009 che ha mietuto 309 vittime e devastato il capoluogo dell’Abruzzo, ben 3.587 studenti sono ancora costretti a frequentare le lezioni nei container. Si tratta di strutture provvisorie ormai permanenti, piantate dalla protezione Civile con la modica spesa di oltre…

L’AQUILA: STUDENTI NEI CONTAINER!

di Gianni Lannes

Dopo 16 anni dal terremoto del 6 aprile 2009 che ha mietuto 309 vittime e devastato il capoluogo dell’Abruzzo, ben 3.587 studenti sono ancora costretti a frequentare le lezioni nei container. Si tratta di strutture provvisorie ormai permanenti, piantate dalla protezione Civile con la modica spesa di oltre 100 milioni di euro.

Il 26 giugno 2009, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica assegnò 226 milioni di euro alla Regione Abruzzo (che ne ha dilapidati appena 62) per la ricostruzione e messa in sicurezza delle scuole colpite dal sisma. Di tale ingente somma di denaro pubblico, quasi 145 milioni di euro furono destinati al territorio colpito e 12 al Comune dell’Aquila. A tutt’oggi, però, è tutto fermo: dopo 8 anni di centrosinistra e altrettanti di centrodestra, solo 3 scuole pubbliche sono state ricostruite

A L’Aquila e dintorni c’è una generazione di giovani studenti sopravvissuta in strutture precarie, prive di servizi essenziali come palestre e biblioteche. Eppure la Costituzione repubblicana italiana sancisce solennemente l’uguaglianza nell’accesso all’istruzione. Alla prova dei fatti, un diritto di carta straccia. Insomma, una vergogna tricolore a livello mondiale.

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