
Alla voce: pulizia etnica. “Massacri di civili”, li ha definiti Medici senza frontiere. Il regime antidemocratico e guerrafondaio di Tel Aviv ha rotto la tregua e ha scatenato violenti bombardamenti – senza preavviso – su tutta Gaza già in macerie e senza cibo: almeno 436 palestinesi trucidati, tra loro 183 bambini, 94 donne e 34 anziani. Il macellaio Netanyahu: “è solo l’inizio dell’inferno”. La Casa Bianca plaude e l’Unione europea pronta a riarmarsi tace, ma nessuno interviene per portare la pace. Eyal Zamir il nuovo capo di stato maggiore è l’uomo giusto per la pulizia etnica di Trump e del camerata Musk col tic nazi. In Palestina tanti non si sono più svegliati dopo le esplosioni in piena notte e chi è scomparso sotto le case sbriciolate.Tra le vittime dell’ennesima strage israeliana in violazione della tregua c’è anche l’artista Dorgham Quraiqi, ucciso con tutta la sua famiglia nei bombardamenti della notte tra il 17 e il 18 marzo, mentre si trovava a casa nel quartiere di Shujaiya a Gaza City. Quraiqi lavorava da anni insieme all’Associazione din cooperazione e solidarietà (Acs) Italia, per la quale coordinava il “Cinema in camp”.
Gianni Lannes
Riferimenti:
Lascia un commento