IN EUROPA: NUOVE ARMI NUCLEARI UNITED STATES OF AMERICA

di Gianni Lannes La fine del mondo: il baratro dell’umanità. Mentre il programma di riarmo (Readiness: prontezza) europeo da 800 miliardi di euro invocato e sponsorizzato da Ursula von der Leyen che assottiglia il welfare state e non trascura di valutare l’opportunità di un ombrello nucleare franco-britannico o addirittura di sviluppare armi atomiche in proprio…

di Gianni Lannes

La fine del mondo: il baratro dell’umanità. Mentre il programma di riarmo (Readiness: prontezza) europeo da 800 miliardi di euro invocato e sponsorizzato da Ursula von der Leyen che assottiglia il welfare state e non trascura di valutare l’opportunità di un ombrello nucleare franco-britannico o addirittura di sviluppare armi atomiche in proprio da parte di membri della Ue (Polonia, Repubbliche Baltiche) sono già atterrate nel vecchio continente provenienti dagli Stati Uniti d’America, le bombe nucleari B61-12, utilizzabili anche dai cacciabombardieri a capacità nucleare F-35 di cui l’Italia si è dotata a caro prezzo, sottraendo denaro pubblico alla scuola e alla sanità pubblica. La guerra non si ferma nonostante finzioni e apparenze, così in gran segreto sono giunte anche in Italia le nuove bombe nucleari statunitensi modello B61-12 nelle basi di Ghedi e Aviano. Nonostante gli altisonanti proclami la guerra non si ferma e nel silenzio aumenta l’arsenale atomico nel Belpaese, in violazione della Costituzione repubblicana, nonché della legge (in vigore) numero 131 del 24 aprile 1975 (voluta da Aldo Moro) di ratifica del Trattato internazionale di non proliferazione nucleare. A proposito: perché l’Italia ha impiegato ben cinque anni a ratificarlo e uno a firmarlo?

Gli ordigni atomici B61-12, di recente inviati dagli USA a cinque paesi europei, sono stati stoccati nelle basi italiane di Ghedi e Aviano, facendo dell’Italia l’unico paese a ospitare queste potenti armi nucleari in due diverse località. Le micidiali B61-12 sono state destinate anche alla Germania, ai Paesi Bassi, al Belgio e alla Turchia, come parte del programma di condivisione nucleare della NATO (Nuclear Posture Review 2022). Questo programma consente ad alcuni membri dell’Alleanza, pur non possedendo armi nucleari, di ospitarle sul proprio territorio e di addestrarsi al loro utilizzo in caso di conflitto. Le B61-12 sono una versione modernizzata delle bombe B61, una delle testate nucleari più longeve dell’arsenale americano. Queste bombe furono sviluppate inizialmente negli anni ’60, ma la B61-12 ha subito numerose modifiche, migliorando sia la precisione che la versatilità. La potenza esplosiva delle nuove bombe può essere regolata in base alla missione, con una gamma che va da 0,3 a 50 kilotoni. Un semplice paragone rende la pericolosa assurdità: la bomba atomica lanciata su Hiroshima aveva una potenza di circa 13 kilotoni. La B61-12 è anche dotata di un sistema di guida avanzato con coda aerodinamica, che le permette di essere sganciata con maggiore precisione da caccia e bombardieri, tra cui gli F-35, F-15, F-16 e il B-2 Spirit.

La presenza di armi nucleari in Italia viene spacciata addirittura come una misura di deterrenza nei confronti della Russia. Tuttavia, ciò pone l’Italia in una posizione delicata, poiché ospitare armi nucleari americane la rende un potenziale bersaglio in caso di un conflitto nucleare con la Russia.

Attualmente ad Aviano sono stoccate 30 bombe nucleari, mentre a Ghedi se ne trovano 15. Queste armi di distruzione di massa in grado di disintegrare l’Europa, sono sotto il controllo diretto di Washington, ma in caso di conflitto, potrebbero essere trasferite alle forze aeree italiane. Tuttavia, le autorità italiane potrebbero usarle solo previa autorizzazione degli USA.

La B61, una bomba nucleare a gravità dispiegata dall’aeronautica militare statunitense e dalle forze della NATO, ed è in servizio dal 1968. La B61-12 sostituisce la maggior parte delle vecchie modifiche della B61, tra cui la B61-3, B61-4, B61-7 e B61-11, e avrà una durata di servizio estesa di almeno 20 anni. Questa arma nucleare tattica vanta appunto quattro opzioni di potenza: 0,3, 1,5, 10 e 50 kilotoni. “È un risultato straordinario”, ha affermato Rich Otten, un senior manager di Sandia coinvolto negli aspetti di progettazione e produzione del B61-12 Life Extension Program. La bomba nucleare B61-12 entrò in servizio nel 1968. Il completamento dell’ultima unità di produzione è il risultato di collaborazioni tra i Sandia e i Los Alamos National Laboratories, il Kansas City National Security Campus, lo stabilimento Pantex, lo Y-12 National Security Complex, il Savannah River Site, la NNSA e l’aeronautica militare statunitense, oltre a numerosi altri fornitori.

Sandia è il laboratorio di progettazione e ingegneria per i componenti non nucleari nel programma di estensione della vita e l’integratore di sistemi per la B61-12. In qualità di integratore di sistemi, Sandia è responsabile di garantire che tutti i sistemi e sottosistemi funzionino insieme senza problemi, e ha inoltre prodotto diversi componenti consegnati al Kansas City National Security Campus e allo stabilimento Pantex per consentire la produzione su vasta scala dell’arma nucleare.

La produzione della bomba nucleare B61-12 è stata complessa e sono stati fatti notevoli sforzi per garantirne la compatibilità con diversi velivoli da combattimento come gli F-16C Fightning Falcon, gli F-15E Strike Eagle, gli F-35 Lightning II, i bombardieri strategici B-2A Spirit e i Tornado tedeschi.

Inoltre, ad ottobre del 2023 il Dipartimento della Difesa americano aveva annunciato che gli Stati Uniti avrebbero realizzato una variante moderna della bomba nucleare B61, denominata B61-13, in attesa dell’autorizzazione del Congresso. Lo scopo dichiarato della B61-13 sarebbe quello di offrire maggiori capacità contro strutture particolarmente rinforzate, come centri di comando e controllo strategici sotterranei e obiettivi di area più ampia. La National Nuclear Security Administration (NNSA) del Dipartimento dell’Energia produrrebbe la bomba nucleare B61-13. La decisione di perseguire questa capacità, presa in stretta collaborazione con la NNSA, risponde alle esigenze di un ambiente di sicurezza in rapida evoluzione, come descritto nella Nuclear Posture Review del 2022. Il B61-13 sarebbe utilizzabile da aerei quali i caccia F-35 e i bombardieri B-21 e sostituirebbe alcuni esemplari della variante B61-7 nell’attuale arsenale nucleare e avrebbe un rendimento simile alla B61-7, che è superiore a quello della B61-12. Tuttavia, alcuni analisti hanno evidenziato che la B61-7 non è progettata per l’uso da parte dei caccia e sospettano che anche la B61-13 sarà limitata ai bombardieri: il B-2 e, eventualmente, il B-21. In tal ambito, secondo quanto riferito, la B61-7 è capace di un’esplosione tra 340 e 360 kilotoni, il che la rende una delle versioni, della bomba nucleare B61, più potenti. La resa massima della B61-12 è di 50 kilotoni. La versione B61-13 quindi avrebbe la stessa potenza della B61-7.

La Nuclear Posture Review (NPR) è un processo “per determinare quale dovrebbe essere il ruolo delle armi nucleari nella strategia di sicurezza degli Stati Uniti”. I NPR sono il documento principale per determinare la strategia statunitense per le armi nucleari e delinea una panoramica delle capacità nucleari degli Stati Uniti, cambiamenti alle attuali scorte e capacità, piani di deterrenza e piani per la politica di controllo degli armamenti con altre nazioni.

A New York, nella sede delle Nazioni unite, gli Stati parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (Tpan) ribadiscono la necessità e l’urgenza della eliminazione totale delle armi nucleari, respingono il principio della deterrenza basato sull’esistenza stessa del rischio nucleare e sulla minaccia di distruzione rivolta all’umanità intera. Più si rincorre la deterrenza più aumenta il rischio, non solo perché si moltiplicano le testate nucleari, ma anche perché l’accrescimento incontrollato e contintinuo della loro dotazione accresce la sfiducia reciproca tra le potenze, ormai non più limitate ai due tradizionali blocchi della guerra fredda. Israele, nazione dotata di un potente arsenale atomico (con tecnologia nucleare fornita dalla Francia a partire dagli anni ’50), non ha mai aderito al Tnp.

L’Unione europea – sempre più guerrafondaia – la cui autentica identità trae origine dal Manifesto di Ventotene (di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni nel 1941) con il ripudio della guerra, non è più credibile agli occhi del mondo quale modello di integrazione pacifica tra Stati. Il suo sbandierato riarmo è accompagnato addirittura dalla riproposizione della deterrenza nucleare.

Perché vivere da ostaggi o come vittime predestinate, sacrificate al rischio calcolato di un branco di despoti che si considerano padroni del mondo?

Oltre due secoli fa l’illuminato filosofo Kant, aveva sostenuto: “Quale diritto ha lo Stato di servirsi dei suoi propri sudditi per muovere guerra ad altri Stati, di impiegare e di mettere così in gioco i loro beni e anzi la loro vita stessa?”. Si tratta, aveva dichiarato Kant, della pretesa di trattare i propri sudditi come “piante o animali domestici di sua proprietà, che si possono adoperare, consumare e distruggere (far morire)”.

Riferimenti:

Immanuel Kant, Scritti politici, Utet, 2010, pagg. 535-536.

Gianni Lannes, Italia USA e getta, Arianna editrice, Bologna, 2014.

https://www.ariannaeditrice.it/prodotti/italia-usa-e-getta-epub

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49920

https://www.iaea.org/publications/documents/infcircs/treaty-non-proliferation-nuclear-weapons

https://treaties.unoda.org/t/npt

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1975/04/30/075U0131/sg

https://www.youtube.com/watch?time_continue=42&v=QgnHhUNvHVs&embeds_referring_euri=https%3A%2F%2Fwww.aviation-report.com%2F&source_ve_path=Mjg2NjY

Annotazioni relative all’Italia
Autorizzazione alla ratifica e ordine di esecuzione in Italia dati con legge n. 131 del 24 aprile 1975 (Gazzetta Ufficiale n. 113 del 30 aprile 1975). Data della ratifica: 02 maggio 1975 (Washington, Londra), 04 maggio 1975 (Mosca) (Gazzetta Ufficiale n 201 del 30 luglio 1975). Entrata in vigore per l’Italia: 02 maggio 1975.

Risposta a “IN EUROPA: NUOVE ARMI NUCLEARI UNITED STATES OF AMERICA”

  1. ITALIA: COLONIA USA – Gianni Lannes

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